8 apr 2015

#AmazingStories ❤ Le Relazioni Pericolose • Edizione 2.0


Lo so che non scrivo da parecchio, lo so. 
So anche che vi avevo promesso di arricchire la rubrica 'Amazing Stories', quella più o meno comica, ai limiti del trash. 
Conosco le mie negligenze ma, a mia discolpa, posso solo chiedere venia e farmi perdonare con un nuovo post, logicamente a tema. 
È un periodo ricco di nuovi impegni, non vedo l'ora di raccontarvi tutto e, nel frattempo, ho raccolto, in giro, una serie di informazioni - mi sa che la rinomino 'Sad but True Stories' questa rubrica - che dovreste conoscere. 

Le amiche, ma anche gli amici ed i conoscenti, sono una fonte inesauribile di racconti, spesso ai limiti del paranormale. 
Ed io immagazzino tutte queste felicissime vicissitudini e traggo parecchi spunti. 
Sarà la Primavera - solo sul calendario, a temperature stiamo messi molto male - sarà che, per la legge dell'attrazione, mi trovo ad ascoltare spesso le stesse - quasi identiche - storie, saranno anche i pochi neuroni che albergano nel cervello di qualcuno, fatto sta che ne sento di tutti i colori. 
E la colpa è sempre loro, questi uomini, coloro che, un tempo, erano categorizzati come 'animali semplici' ed ora, invece, sono chiaramente un mix tra Lucrezia Borgia, Machiavelli e l'Orsetto del Cuore, quello con l'arcobaleno sulla pancia. 

Ma procediamo con ordine e calma, individuando queste magnifiche creature in base al grado di 'pericolosità sociale'.

Il "Sempre fidanzato".
È un soggetto strano. Nessuno l'ha mai visto single, nessuno. 
Sempre accoppiato, con chiunque gli capiti per le mani. 
L'importante, per lui, è non stare solo. Poi che tu sia la gemella di Charlize Theron oppure Mariangela Fantozzi, che tu abbia un QI di 160 o di 3, non cambia nulla. 
Sei di compagnia? Allora vai benissimo. Soprattutto come valida alternativa ad un cagnolino. 
Come sottocategoria, ci vedrei perfettamente l' "Innamorato dell'Amore" - vive in funzione delle emozioni che gli procura l'amore. Anche lui è di miti pretese, accetta tutto quello che gli passa il convento, l'importante è l'amore. Si convince di essere innamorato della persona ma, in realtà, non conosce neanche il suo cognome. 
È innamorato dell'idea di essere innamorato. 
Non ve lo so spiegare diversamente.
L'unico modo per inquadrarlo è osservarlo, attentamente, durante le 24 ore di 'singletudine' - il massimo che può sopportare. Se trova interessante anche la tizia che gira con la matita nera come contorno labbra, è indubbiamente lui. 
Abbandonate ogni idea romantica, è un morbo terrificante. 

Di contro, interessante personalità è quella del "Single da sempre".
Si aggira sempre da solo o con amici, rigorosamente maschi. 
Quando lo incontrate con una donna è, di solito, un' "amica". Hanno tante amiche, tantissime, che agli occhi del mondo non esistono - quelle amiche, ovviamente - con le quali passeggiano mantenendosi sempre a debita distanza - se qualcuno dovesse mai beccarli mano nella mano con una tizia fino ad allora sconosciuta, come potrebbero spiegare che è un'amica che 'frequentano' da 7 anni, per esempio? Eh, non è mica facile, poi lei si illude e bla bla bla. 
Non riescono a trovare pace, neanche con la persona migliore del mondo - anzi più trovano persone positive, più tendono a respingerle, temono di perdere questo faticatissimo status di single e non è giusto, neanche a 65 anni. 
La frase idiomatica è "Non sei tu, sono io. Ho una personalità complessa che poco si adatta alla vita di coppia". 
Si cuore, certo che sei tu. E no cuore, non sei complesso. Non ti prendere tutto sto merito. 
Sei semplice. Ovvio. Scontato. Prevedibile. Triste. Paranoico. 
Un pezzotto, insomma...


Lo "Stalker".
Ti scrive, ti chiama, ti domanda qualsiasi cosa, senza interruzione. 
Come se non bastasse, controlla ogni movimento su Facebook con tanto di notifiche attivate. Inserisce nome e cognome su Google ed inizia una ricerca che termina, forse, alla settima generazione. 
Conosce più cose di te di quante ne conosca tu. Se non ti ricordi cosa è successo il 23 Ottobre del 2004, chiedi a lui. 
Ah, effettua continui controlli incrociati tra Social Network, Whatsapp e telefono. E, se ancora non dovessero bastare, utilizza metodi meno ortodossi. Come passare, 'per puro caso' sotto casa e fermarsi a controllare se le luci sono accese. 
Il suo obiettivo è perseguitare la vittima di turno.
Ha giusto un paio di ingranaggi che non funzionano, fuggite in Lapponia, il freddo lo destabilizza e lo frena. 


Il "Simpaticissimo".
Ride 24/7
È 'carissimo amico' di tutti, dal portiere al conduttore radiofonico di Radio Maria. 
Abbraccia, bacia e pacca sulla spalla a chiunque, ha visto ogni anfratto del mondo, ha una battuta pronta per ogni occasione, si distingue anche durante un funerale. È talmente importante il consenso del prossimo che vive in funzione di quello, preparandosi quasi ad una 'battaglia' di battute ogni volta che mette piede fuori casa. Al massimo vi sceglierà come spalla, per creare uno sketch diverso dal solito. Ma se non riderete alle sue ricercatissime gag, sarete considerate come pesanti e poco intelligenti. 
E quindi, con tutti e 32 i denti, gli direte 'Che te ne vai affffanculo?'.


La "Signorina".
Ecco, potrei scrivere talmente tante cose da farvi annoiare. Cercherò di essere breve. 
Ha un quantitativo di estrogeni nettamente superiore al testosterone in circolo. Gli manca il ciclo, in compenso ha anche la sindrome premestruale. Vuole essere corteggiato, adulato, compreso, invitato. Dev'essere al centro dell'attenzione, pena una serie infinita di dispetti e cattiverie che neanche Anastasia e Genoveffa messe assieme. 
Compete. 
I suoi outfit sono migliori dei vostri, il suo parrucchiere - va dal parrucchiere, non dal barbiere - è più bravo del vostro, il suo profumo è più profumato del vostro. 
Inciucia - conosce i fatti più intimi e personali di tutti e ne discute con chiunque. 
Se non pendete dalle sue labbra mette il broncio e vi considera cattive inside. 
Dovete pregarlo per uscire, ama farsi desiderare. 
Eh no. Sti capricci da pre menopausa ce li possiamo risparmiare molto tranquillamente. 
Trattandoli da uomini scappano da soli, si indispettiscono e, sculettando sculettando, cercano altrove. 




Il "Seduttore Seriale AKA Il Fareniello ".
Lui si che conosce le donne! Numeri, numeri e numeri! Più ne conosce, più segna tacche. Più ne seduce, più si gonfia e si sente onnipotente. Lui è capace di dire qualsiasi cosa pur di raggiungere l'obiettivo, anche un 'Ti Amo' dopo due misere ore di conversazione. 
È il classico 'gatto morto' - rivisitazione maschile della celeberrima figura femminile. 
Ti studia per capire quale possa essere il tuo tallone d'Achille e poi, con slancio felino, agisce. 
Non gli interessa null'altro che non sia la 'povera disgraziata' di turno da sedurre e che, una volta caduta, lo vedrà sparire in 7 nanosecondi precisi e si chiederà, piangendo disperata 'Cosa c'è che non va in me? Che gli ho fatto?'. 
Nulla, la risposta. È il suo mestiere. 
C'è chi lavora in salumeria, chi alla posta, chi costruisce edifici e c'è chi, per campare, deve abbattere tutte le donne esistenti sulla terra - anche all'estero agisce con la stessa tecnica del 'Ti amo/Puff sono sparito prima che te ne possa accorgere'. 
Dite sempre di si, questo è l'unico rimedio contro 'occhio languido', si stancherà presto perché non sarete una sfida.

Come Spin Off di questo prototipo c'è un altro elemento degno di menzione, l' "Insicuro".
Non è timido, la timidezza è carina ed ispira anche molta tenerezza. 
No. 
È fetente assai, si nasconde dietro l'aspetto di una persona con tutte le carte in regola ma, in realtà, trama ed analizza anche un accento messo male per capire se lo state prendendo in giro o fate sul serio. Crea sequenze di strani giochi e test a cui neanche la buonanima di John Nash penserebbe - figuriamoci una comune mortale. 
L'insicuro non sta a proprio agio in nessuna situazione ed escogita tutte queste stregonerie al fine di far cadere l'altro, povero ignaro - o totalmente consapevole - nella sua intelligentissima rete di fascino. 
Lo associo al seduttore seriale perché, anche per questo bel tipino, la seduzione serve a rassicurarsi e convincersi che i punti di distacco con Casanova sono ben pochi. 
Non si interessano a nulla, a nessuno che non sia il 'Super-io' che vive nel loro cervello - in ciò che ne resta dopo tutte ste macchinazioni mortali. 
Ci sono persone che li chiamano 'stronzi', altre invece li inquadrano come 'duri e dannati', altre 'cattivi e senza cuore'. 
Tout court, sono poveri disgraziati alla ricerca continua di una personalità. 
E la volete trovare voi per loro? Nooooo...


Il "Chatman".
Che potrebbe sembrare un amico di Batman o Superman ma, purtroppo, di super ha solo il dito per digitare 4 cazzate in croce su Facebook. 
È l'inutilità fatta persona. 
Immaginate qualcosa di inutile ed associate un volto: è lui! 
L'unica cosa che riesce a fare, nella vita, è digitare. 
Pc o cellulare poco cambia, respira per le relazioni virtuali, le gestisce in maniera ineccepibile, con romanticismo, dolcezza, fascino, promesse e tante tante emoticon a forma di cuore.
 Due dita in gola, giuro. 
Sono persone con più vite parallele - magari sposati, fidanzati, con 12 figli a carico e 3 mogli sparse per il mondo o, semplicemente, talmente paralizzati dalla realtà che trovano conforto e tanto ammmmore solo via ethernet. 
Non li conoscerte mai dal vivo, ve lo posso assicurare. 
Quando vi capita un losco figuro come questo - se non vi è già capitato di 'incontrarlo' capiterà sicuramente ASAP - dovrete fare solo una cosa: tagliargli la connessione, non mi vengono altre idee in mente. 
All'inizio sarà destabilizzato ma, con il passare dei giorni, si ricaricherà la batteria ed inizierà una nuova love story con il computer. Fino a quando non si ribellerà anche lui...




Il "Sempretriste/ Lamentoso".
Ha una marea di problemi. 
Dal dente del giudizio che gli sta spuntando al posto auto che non riesce mai a trovare. 
È la vita proprio che lo abbatte, il fatto di alzarsi ogni mattina per lavorare/studiare/respirare gli rende tutto più difficile. 
A lui serve una persona che, in religioso silenzio, ascolti tutti questi drammi e lo consoli, annuendo con la testa - guai a farlo ragionare sul fatto che non c'è bisogno di essere tristi perché l'ascensore è rotto e bisogna fare una rampa di scale a piedi, diventano animali pericolosissimi.
Per non parlare poi di chi, da single, si ripete e ripete in continuazione 'Sono solo, nessuno mi vuole' - ma no, che vai a pensare! Ma come fanno a non volerti, sono pazze ed insensibili ste femmine!
Quando incontrate un soggetto del genere, due sono le cose da fare: o lo prendete come fioretto per chiedere una grazia enorme, oppure vi lagnate più di lui. Una delle due deve funzionare...


Il "Lavoratore Indefesso".
E domani sera che fai? 'Lavoro'. 
dopodomani mattina alle 5.34? 'Lavoro'. 
domenica alle 13 - che pure le badanti hanno la giornata di festa - ? 'Lavoro'. 
C'è gente che regge le sorti del mondo e non lo sappiamo, come questi qui. Si svegliano per lavorare, si addormentano per lavorare il giorno dopo e, nel frattempo, pensano al lavoro da svolgere. 
No no, non sono affatto egocentrici, nessuno sta pensando una cosa del genere, sarebbe fuori luogo ed inopportuna. 
Sono perfetti per una fedifraga seriale, stop. 


Il "Se Avrei".
Mi conoscete almeno un po', avrete capito che sono i miei preferiti, medaglia d'oro sul podio. 
Mi verrebbe da dire 'Ma la licenza media, no?'. Poi non lo dico. 
Ti sbattono in faccia un 'Se potrei' con talmente tanta enfasi e convinzione che, su due piedi, cosa gli vuoi dire? Fai marcia indietro e torna a giocare con il pallottoliere? 
No, poi gli devi spiegare anche cos'è sto pallottoliere e si arriva alle calende greche prima di poter comunicare come ci ha insegnato la maestra. 
Di solito non sono cattive persone, per questo sono i miei preferiti, ma non sono capace di gestire orrori di questa natura. 
Strade parallele. 
Come allontanarli? Magari recitando un passo della Divina Commedia, quello più pesante e noioso. La loro faccia, dopo, è bella...


Il "Normale".
È quella persona che non rientra in nessuna categoria, non è oggettivamente inquadrabile. 
Non ha paturnie mentali, non vive secondo schemi prefissati, non si nasconde dietro un dito, non si compra gli assorbenti con le ali, è capace di stare da solo ma anche in coppia, non ti racconta delle Termopili ma è in grado di coniugarti un verbo, non si dispera perché gli è uscito un capello bianco. Una persona che vive, non sopravvive. 
E che non tratta male gli altri solo perché, nel 1873, ha subito un torto. 
Ma, soprattutto, una persona che non si combatte, anzi, si accetta ed accetta ogni lato della propria personalità, smussando gli aspetti più negativi e migliorando il rapporto con il prossimo. 
È questo il 'normale'? Non lo so, forse soggettivamente si. 



Voglio ringraziare tutti coloro ( me compresa ) che, con le proprie esperienze, hanno collaborato all'elaborazione di questi meravigliosi 'identikit'. 
A volte è meglio riderci sopra, è l'antidoto migliore ad ogni inutile sconforto - lo dico sempre e lo ripeto, siamo in grado di scegliere ogni giorno e se dovessimo incontrare un soggetto 'sui generis' siamo libere di bypassarlo e lasciarlo nel suo limbo. 
Nessuno ci obbliga a vivere situazioni e/o persone che non riteniamo opportune e giuste, se lo facciamo, dobbiamo poi accettare anche le conseguenze - un desaparecido, per esempio. 

Ah, dimenticavo. Sono per la 'par condicio' e ci tengo a sottolineare che se qualche maschietto dovesse, molto casualmente - ma molto - leggere questo post, potrebbe notare che, a parti inverse, si verifica lo stesso fenomeno. 
Confermo. 
Ci sono alcune donne che si inseriscono perfettamente in una delle categorie sopracitate, per le quali hanno investito tonnellate di fazzoletti e di salute mentale. 
Non ne vale la pena, soprattutto perché, dopo questi infausti incontri, cambiate e vi scemunite totalmente. 

Il mio consiglio, care e cari miei? 
Siate sempre voi stessi - e fieri di esserlo. 
Che una solida personalità ed un bel sorriso vi consentono di circondarvi di persone simili a voi, le piovre restano a mare, forevah
E se conservate gelosamente qualche 'Amazing Story' da raccontare, non esitate. 
Magari c'è qualche specie 'Non ancora identificata' da evitare come la peste di Milano del 1630...

See You, Ale...

Nessun commento:

Posta un commento